• Pubblicata il
  • Autore: Red Rebecca
  • Categoria: Racconti etero

IL BAGNINO - Benevento Trasgressiva

Me ne stavo tranquilla sul mio lettino a bordo piscina. La vista era magnifica. L'azzurra piscina, i monti verdi lontani e il cielo blu intenso. L'aria era tiepida, un vento caldo soffiava sulla mia pelle dorata. E poi lo vidi, Dio quanto era bello. Mi feci una risata tra me e me immaginando la solita storiella del bagnino sexy che seduce la ragazza ingenua abbagliata dai suoi muscoli. Degno copione da film porno di quattro soldi. Poi mi accorsi che mi fissava e subito spostai lo sguardo verso il mio iPhone. Ma quando guardai di nuovo in quella direzione vidi che mi fissava ancora con uno strano ghigno sulla faccia. Cercai di non incrociare più il suo sguardo. Il sole stava per tramontare e decisi di tornare nel bungalow. In quello stesso momento il bagnino fischiò la seconda volta per invitare tutti ad uscire dalla piscina. Prese le mie cose, mi incamminai verso il bar.
"Una Coca-Cola, grazie".
Il tipo mi sorrise e guardò dietro di me. Mi girai e c'era lui.
"Finito il turno?" Gli chiese il barista.
"Si proprio ora, voglio qualcosa di dolce adesso." Rispose il bagnino con quello strano sorrisetto.
Pagai e andai via, con uno strano presentimento.
E infatti, appena imboccato il vialetto tra gli alberi che portava al mio alloggio lo vidi sbucare dal nulla.
"Ehi, ti ho visto in piscina. Non ci sono proprio riuscito a staccarti gli occhi di dosso."
Rimasi impietrita, sono piuttosto timida e quella sua sfacciataggine mi fece sprofondare in un silenzio tombale mentre lui continuava a fissarmi con i suoi occhi marroni.
Feci un respiro profondo e dissi che dovevo andare. Ma lui mi afferrò da un braccio.
"Dove vorresti andare? Ho detto che voglio qualcosa di dolce, voglio te".
Cercai di divincolarmi ma mi stringeva così forte da farmi male. Le uniche cose che riuscì a dire furono mi dispiace,non voglio, non mi va. Ma lui mi aveva già trascinato oltre gli alberi, dietro un fitto cespuglio. Uscì dalla tasca dei pantaloncini un coltello e mi guardò dritto negli occhi,sorridendo.
"Se urli sarò costretto ad assaggiarti per ultimo".
Avvicinò il coltello freddo alla mia pancia e tagliò al centro il pezzo di sopra del costume. Poi mi strappò la gonna sottile e iniziò a mordermi la pancia. Volevo gridare, muovermi, allontanarmi ma vedevo luccicare il coltello tra le sue mani. Mi slegò i nodi delle mutandine e le tirò via con forza. Mi buttò per terra, sul prato. Iniziò a guardarla compiaciuto poi prese tra le mani le mie cosce. Chiusi gli occhi. Sentì la sua lingua calda e bagnata scorrere lenta sul mio clitoride. Faceva dei movimenti piccoli e lenti. Iniziai a bagnarmi, non avevo mai provato un piacere così forte. Poi i movimenti diventarono sempre più veloci. La baciava, la leccava, la succhiava.
"Sei davvero tanto dolce lo sai?" Tutto ciò che riuscì a rispondere fu un miagolio sommesso. Ricominciò a leccare, veloce e forte. Sentivo un forte piacere crescere e crescere, stava per esplodere. Il respiro si faceva più veloce. Si leccò le labbra guardandomi negli occhi. Si alzò in piedi e afferrò i miei capelli mentre si abbassava i pantaloni.
"Ora succhia, puttana"
Cercai di divincolarmi ma mi tirava i capelli sempre più forte. Mi prese la faccia e mi infilò il suo pene tra le labbra.
"Guardami in faccia e succhialo tutto, ho ancora
Il coltello sai?"
Obbedì.
Non appena aprì le labbra spinse il pene con forza nella mia gola. Era grosso, non molto lungo ma duro e corposo. Mi riempiva tutta la bocca fino a toccarmi in gola. Mi prese la testa tra le mani e iniziò a spingere avanti e dietro. Mi sentivo piena, non riuscivo a contenerlo. Rivoli di saliva iniziarono a scendere dai lati della bocca.
"Guardami cazzo!"
Obbedì di nuovo.
Alzai gli occhi per incontrare i suoi.
"Brava troietta"
Aumentava sempre il ritmo, sentivo che continuava a gonfiarsi nella mia bocca. Non riuscivo quasi a respirare, finché all'improvviso lo tirò fuori e prese a sbatterlo sulla mia faccia.
"Vuoi vedere come ti faccio miagolare adesso?" I suoi occhi diventavano sempre più cattivi. Mi girò e mi sbattè a terra in ginocchio. Con una mano mi teneva la testa appiccicata al prato, con l'altra mi apriva le gambe. Sentiì il glande caldo che premeva contro la mia vagina, poi lo sentii entrare con violenza. Iniziò a scoparmi con violenza, le botte erano veloci e forti. Facevo di tutto per trattenermi, non dovevi dargliela vinta. Ma mi sbatteva così forte come mai ero stata scopata prima.
"Sei così calda, dietro lo sarai ancora di più"
Dietro? Cosa voleva farmi ancora?
Mi alzò la testa e mi mise un dito in bocca. Poi lo infilò nella vagina bagnata per spostarsi piano piano sull'ano.
"Ti prego non farlo, ti scongiuro, per favore" gli dissi con le lacrime agli occhi.
"Puoi pregarmi quanto vuoi, voglio spaccare il tuo bel culetto, voglio sentirti gridare di piacere"
Iniziai a tremare, impaurita dal dolore che avrei sentito a breve.
Mi infilò il dito bagnato con una violenza inaudita. Io gridai, lui rise di gusto. Avvicinò il pene al mio buchetto, serrai i denti pronta al dolore forte che avrei provato. Sputò, mi massaggiò. Io tremavo, continuavo a pregarlo ma questo faceva solo aumentare il suo piacere.
Sentì un dolore acuto e qualcosa di caldo che toccava una terra vergine. Cominciò ad andare avanti e dietro piano, una tortura lenta e dolorosa. Poi aumentò la velocità e la violenza. Le lacrime mi rigavano le guance sporche di terreno. Ansimava forte sulla mia schiena, la stringeva con violenza. La tortura cominciò a diventare sempre più piacevole. Un calore forte mi invadeva il corpo. Andava sempre più veloce. E poi si fermò di colpo. Sentì un getto caldo dentro di me e un respiro profondo sulla mia schiena. Si staccò da me. Io mi adagiai sul terreno stremata.
"Sei stata la più dolce di sempre"
Non ebbi il tempo di girarmi che sparì tra gli alberi.

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15/08/2015 22:05

Camillo 2

DEPONGO ANCHE QUI, una lapide a perenne ricordo ai CULA : "TUTTI I CULATTONI CHE SI VANTANO DI ESSERLO, dai più celebri agli sconosciuti. Fanno SCHIFO a miliardi di persone.- Parola di Camillo 2 che BATTE - FORTE - SEMPRE

13/08/2015 12:18

sergio

tristissimo!!

11/08/2015 22:41

Marzia

Orrendo.

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