Io, lei e loro - parte settima - Benevento Trasgressiva

Io, lei e loro - parte settima - Benevento Trasgressiva

Nella sesta parte eravamo rimasti qui:
quel famoso venerdi` notte mia moglie spompo` per bene Paolo, ma non gli fece ne` un pompino, ne` gli diede il culo, nonostante le sue insistenti richieste. Invece, ne approfitto` per dirgli che lei aveva un'amica speciale pompinara e che lo prendeva nel culo. Io le dissi che con Paolo sarebbe stato piu` difficile convincerlo a scoparmi, ma lei confidava sul fatto che fosse lui a chiederle di presentargli la sua amica specialissima. E poi, alla seguebte richiesta di Paolo di avere il suo culo, lei avrebbe detto:" vuoi scopare nel culo? Vuoi dei super pompini? Ebbene ti presentero` la mia amica e poi lo faremo in tre!" Paolo taccue. Il giorno seguente, sabato, mia moglie torno` a casa verso le nove del mattino, io rientrai dal lavoro verso mezzogiorno. Lei stava dormendo, segno che aveva scopato tutta la notte! " Che fortuna" pensai. Mi cambiai, mi infilai la prima minigonna che incontrai nello stanzino dove ci si cambia e rimasi a petto nudo e senza mutandine. Andai in cucina e mi misi a preparare il pranzo. Visto non si alzava, alla una del pomeriggio andai in camera da letto e sottovoce chiamai mia moglie. Lei mugugnando mi chiese che ora era, le dissi l`ora e che il pranzo era pronto. Lei mi rispose che non aveva fame e che voleva dormire ancora un po'. Io le feci notare che non mi andava di pranzare da solo, visto che avevo gia` passato la notte da solo. Lei spalanco` gli occhi, come volesse esprimere meraviglia e mi disse: - Hai ragione, vieni qui! - Mi abbraccio` e mi bacio`, poi mi disse: - Toglimi le mutandine e vedi se c'e` ancora un po' di sperma, mi ha montata tutta la notte , sborrava di continuo, sono esausta! - Mentre le sfilavo le mutandine, che erano intrinse di sperma, le chiesi se era riuscita a godere. - Un paio di volte leccandomela, perche` e` cosi` veloce che non fa a tempo a metterlo che gia` viene! - mi disse sconsolata. - Sara` un problema quando scopera` Giovanna, quella e` esigente in quanto a tempi di monta! - Le dissi io e lei mi rispose che era anche quello, cioe` ad insegnargli a durare un po' di piu`, il suo compito. - Mah! - ribattei io e le chiesi in quanto tempo gli tornava duro e lei mi rispose che ci metteva pochissimo, forse cinque minuti, anche dopo averne gia` fatte quattro. "Notevole!" pensai di conseguenza ritenni possibile che semmai avesse inculato Giovanna, avrebbe potuto fargliene un paio, forse tre. Sorrisi dentro di me, poi mi buttai fra le gambe di mia moglie e golosamente divorai tutta la sborra che riuscivo a recuperare e ce n'era ancora parecchia! Finii per far godere mia moglie e lei mi fu grata e volle che anch'io godessi. Facemmo una delle nostre scopate ad alta libidine, raccontandoci di episodi passati. Venimmo entrambi varie volte. Addio pranzo, quando ci svegliammo era ora di cena! Domenica mattina presto dovevamo partire per Toscolano Maderno, sulla riva lombarda del lago di Garda. Giorgio e sua moglie ci avevano invitato a fare una gita in motoscafo ed a passare la giornata con loro. Avevano acquistato, anni prima, una villa sul lago ed andavano la` tutti i weeek end, ma era la prima volta che ci invitavano. Arrivammo da loro verso le nove del mattino, era una bella giornata di primavera inoltrata. Giorgio ci presento` a sua moglie Rossana, era una signora dall'apparenza anziana, Giorgio ha l;a mia eta` e sua moglie doveva avere, piu` o meno, gli stessi anni, ma la si vedeva emaciata, deperita. Giorgio, poi ci disse che lei aveva qualche anno piu` di lui e che era molto malata. Ci offrirono un caffe` e poi Giogio con un scuasa mi allontano`. Mi disse che aveva una gran voglia di scoparsi mia moglie e suggeriva di andare noi tre, col motoscafo, a Torri di Benasco, sulla riva opposta del lago. Voleva acquistare del pesce Agone o, Carpione per il pranzo. Voleva che convincessi mia moglie. Con una scuasa ci lasciarono soli ed allora io lo dissi a mia moglie e lei mi rispose: - E perche` no! Diglielo, ma tu starai solo a guardare, lo sai che vestito da uomo, ti devi comportare come tale! - Io annuii. Nel porticciolo del paese Giorgio aveva ormeggiato un piccolo cabinato, vi salimmo tutti e tre e ci avviammo verso l'altra sponda del lago. A meta` strada , giorgio mi chiese di prendere il timone, poi fece un cenno a mia moglie e scesero sottocoperta.Io navigavo a tre nodi, in modod da dar loro abbastanza tempo, prima di raggiungere l'attracco.Il rumore del motore e dell'acqua sullo scafo non mi permettevano di sentire cosa succedeva la` sotto. Quando giungemmo in prossimita` del porto, li chiamai. Giogio usci` per primo e mi disse: - Grazie! - mia moglie usci` quando Giorgio stava gia` attraccando, era un po' scompigliata. La guardai negli occhi e lei mi sorrise e con le dita mi fece segno do OK . Quando Giorgio scese a terra per ormeggiare, lei mi sussurro` : - Mi ha fatto godere piu` di ogni altra volta! Torneremo a visitarli, pero` se facessimo un giro piu` largo, tu potresti metterti una gonnellina! - e rise di gusto.
Acquistammo il pesce, poi ci fermammo a bere un bicchiere di vino rosato del Garda, quindi ritornammo al motoscafo e via di ritorno a Toscolano. Dopo pranzo andammo tutti e quattro a fare una passeggiata sul lungo lago ed a visitare Toscolano. Verso sera, Giorgio, io e mia moglie uscimmo di nuovo, andammo in un bar dove facevano l'Happy Hour e bevemmo del vino rosso Groppello. La sera andammo tutti a mangiare una pizza. Noi dovevamo tornare a Milano, Giorgio disse a sua moglie che ci avrebbe accompagnato fino all'auto, salutammo sua moglie ed uscimmo di casa. Ma quando fummo al piano terra, lui mi disse, prendendo mia moglie per mano: - Permetti? - Guardai mia moglie, lei annui` ed io risposi: - Prego! - La porto` nella tavernetta al piano terra. Cinque minuti dopo, riapparvero, ci salutammo e senza parlare andammo all'auto. - Beh? - chiesi a mia moglie e lei con una risata mi disse: - Era cosi` carico, il poveretto, che ci ha messo meno di Paolo! - e sghignazzo`. Poi, prima che muovessi l'auto si mise due dita nella figa, ne trasse della sborra e me la mise sulle labbra dicendo: - Apri la bocca che cen'e` ancora! - Finito di "alimentarmi" , tolse dalla borsetta le mutandine e se le infilo`.
Le ci volle molto piu` tempo che con gli altri per "maturare" Paolo, ma alla fine " chi la dura la vince"! Lui, ad ogni incontro le chiedeva il culo e che lo spompinasse e lei sempre gli diceva di no, mai lei non nomino` piu` la sua amoca speciale. Ci arrivo` lui! Erano passati piu` di tre mesi da quando avevano fatto la prima scopata ed avevano scopato tutto quel tempo dal lunedi` al venerdi` dalle sei di sera alle otto. Ormai Paolo era nelle sue mani! Quella sera, mentre andavamo a casa di Michele me lo disse e aggiunse che stava riorganizzando le date con gli altri, poi avrebbe informato Paolo e saremmo andati a casa sua, come andavamo a casa di Michele.
Venne anche quella sera, Paolo ci aspettava per le otto. Mia moglie mi aveva comprato un vestito con la parte superiore in cotone nero, a maniche lunghe e molto scollato. La gonna corta di color verde scuro e con ricami dorati. Non indossammo reggiseno. Lei indosso` il tubino nero che indossavo per il primo incontro con Michele. Guidai io, perche` avevo scarpe col tacco da otto, mentre lei le portava con tacco da dodici. Paolo sapeva cosa ci piaceva bere ed aveva provveduto a comprare whisky Tallisker e vino Cartizze. Suonammo e lui ci apri`, prendemmo l'ascensore ed arrivammo al suo piano, una porta era accostata. Mia moglie entro`, io la seguii, lei mi fece cenno di chiudere a chiave, mentre andava verso il letto matrimoniale, al centro della stanza. Paolo era in piedi accanto al mobile bar e ci dava le spalle. " Pentito? Timido? " pensai. Saluto` ed a me incomincio` a gelarsi il sangue, pensai: " ma sara` veramente maturo? Non e` che tira fuori la pistola e mi spara! "Paolo si giro` aveva un vassoio in mano con due calici da vino, una bottiglia di Cartizze, un bicchiere da whisky e la bottiglia di Tallisker. Disse con voce forte e chiara: - Benvenute Giovanna e tu carissima Elena! - era gia` un buon segno, pensai guardando mia moglie, che si era gia` distesa sul letto, con una tetta fuori dalla scollatura a V e la spaccatura della gonna, che tutta da un lato, Mostrava la sua figa nuda, fra le sue cosce bianche. " ma e` venuta da casa senza mutandine! Bravissima! " pensai. Paolo pose il vassoio su di un comodino, mi porse il bicchiere del whisky e poi a mia moglie un calice di vino. - Brindiamo a questo incontro! - disse e poi: - E che sia molto profiquo! - " Evviva" dicemmo all'unisono. Bevemmo, poi mia moglie mi fece cenno di accomodarmi a mia volta sul letto. Io vi salii e mi sedetti inginocchiato. Paolo si mise fra noi due, invitato da mia moglie, che gli disse: - Adesso Giovanna ti fara` un pompino, OK? - Paolo annui` ed allora lei si alzo` dal letto, lo fece alzare e gli tolse tutti i vestiti. Mi apparve un uomo robusto, pelosissimo, pensai che aveva ragione mia moglie quando diceva che aveva piu` peli di un orso! Poi si sdraiarono entrambi sul letto e mia moglie mi fece cenno di iniziare. Il suo cazzo moscio mi stava eccitando, sentivo il mio che si stava sviluppando, sarebbe uscito dal tanga. Mi chinai su di lui e gli afferrai il pisello con le labbra, me lo aspirai in bocca, mentre con una mano gli stringevo le palle e con l'altra gli facevo pressione fra l'osso pubico e la base superiore del cazzo. Ad ogni pressione sentivo il suo cazzo alzarsi un po' e crescere. In breve avevo in bocca un bel cazzone cilindrico, ma venoso, cappella grande come il fusto e fortemente ricurvo verso la sua pancia. Lungo piu` di diciotto centimetri e forse di quattro centimetri di circonferenza, ma peloso fino alla punta! Lasciai un attimo le palle e glielo scappellai lentamente, fino in fondo, sempre mulinando con la lingua attorno al glande. Passai a leccarglielo tutto, poi di nuvo in bocca e cosi` via di seguito. Glielo stavo ciucciando da non piu` di due minuti che ebbe la prima contrazione, gonfiando la cappella. Passai a leccarglielo tutto di nuovo ed a ciucciarglielo ed ad ingoiarmelo tutto. Ebbe un secondo spasmo e con una contrazione del ventre mi schizzo` in bocca il suo sperma, inarcava la sciena , mugolando e continuava a sborrarmi in bocca, cosi` tanto che dovetti degluttirne una parte. Continuavo a tenermelo in bocca mentre pian, piano gli si ammosciava . Paolo aveva gli occhi chiusi, mentre io continuavo a slinguazzargli il cazzo. Mia moglie gli chiese: - Paolo, e` stata brava Giovanna? - Lui fece un sospiro e disse semplicenmente di si. Mia moglie inizio` a baciarlo e lui le afferro` le tette, lei mi fece cenno di proseguire. Dopo qualche minuto il suo cazzo stava diventando grosso di nuovo. Quando gli fu duro completamente, io feci un cenno a mia moglie, perche` non sapevo cosa dovevo fare. Lei disse ad alta voce: - Giovanna leccami la figa! - Ed io lo feci, ma quando lei si senti` vicina a godere mi spinse via ed afferro` un braccio di Paolo e lo tiro` verso di se, lui gli fu sopra ed allora lei mi disse di infilarle in figa il cazzo di Paolo. Quando il cazzo di Paolo fu dentro la sua figa, lei incomincio` a "stritolarglielo" con i suoi muscoli vaginali. Io avevo il cazzo duro ed ormai era tutto fuori dal tanga. Lei inizio` ad inarcarsi, Paolo ebbe l'orgasmo in breve tempo e lei lo segui` con un gran urlo! In un attimo il suo cazzo scivolo` fuori dalla figa di mia moglie, lei delicatamente mosse di lato Paolo e mi ordino` di iniziare la pulizia di figa e cazzo. Certo che di sborra ne produceva, forse come Michele. tornai a succhiargli il cazzo e in meno di cinque minuti, grazie anche a mia moglie che lo baciava, gli fu duro di nuovo. Lo dissi a mia moglie ed allora lei gli monto` sopra ed io, presi l'iniziativa di mettere l'uccello di Paolo nella figa di mia moglie. Lei si muoveva rapidamente su di lui, inarcando la schiena, buttandosi in avanti e poi tutta indietro ed allora notai che aveva una macchia rossastra sul petto, segno che prima aveva goduto davvero. Paolo venne di nuovo e lei resto` su di lui fintanto che il suo cazzo non scivolo` fuori da solo. Mi incaricai delle pulizie e mi riempii di nuovo la bocca della sborra di Paolo. Gli ripresi in bocca il cazzo e glielo feci tornare duro, allora mia moglie gli disse: - Paolo, te la vuoi inculare la Giovanna? - Ci fu un interminabile silenzio ed allora mia moglie prese l'iniziativa. Mi disse di metteermi in ginocchio, al fianco di Paolo e di appoggiare la testa sul cuscino. Mi sposto` il filo del tanga ed io ne approffittai per rimettere a posto il mio uccello che era di nuovo piccolo, piccolo. Prese, poi per mano Paolo e lo obbligo` a mettersi dietro di me in ginocchio. Gli afferro` il cazzo e me lo punto` al buco del culo e disse a Paolo con fare imperioso di spingerlo dentro. Era un vero ordine! Il suo cazzo entro` nel mio culo, attesi che iniziasse a muoversi, spingendolo sempre piu` dentro e poi iniziai a serrare forte lo sfintere anale. Me lo infilava fino in fondo e quando lo ritirava fuori glielo stringevo tanto che faticava e ad estrarlo. Con un affondo inizio` a sborrarmi nel culo e si fermo`, io iniziai a stringere ed allentere i muscoli anali, finche` non gli salto` fuori di colpo! Mia moglie batte le mani esclamando: - Evviva! Evviva! Brava Giovanna! Bravo Paolo! - Paolo si lascio` cadere supino sul letto, io andai a pulirgli il cazzo, ma quando tornai a succhiarglielo, mi disse che gli bastava per quel giorno, mia moglie rise. In realta` erano gia` le undici di sera. Io andai in bagno, solo per lasciarli parlare da soli. Quando uscii dal bagno Paolo aveva un accappatoio addosso, mia moglie aveva recuperato le mutandine e se le stava ponendo. Bevemmo un altro po' e poi ci salutammo. Mia moglie lo bacio` con la lingua, io gli diedi un bacio sulla guancia irsuta. Non stavo nella pelle di sapere cosa le aveva detto Paolo. In auto mi disse che Paolo voleva pensarci un po', che gli era piaciuto moltissimo il pompino ed ancche incularmi gli era piaciuto molto, ma... Mia moglie gli disse che doveva vedere Giovanna dalla parte del puro sesso e null'altro. Disse che lui annui`. L'indomani pomeriggio, Paolo, dopo che le aveva riempito di sborra la figa un paio di volte, disse a mia moglie che organizzasse un altro incontro appena possibile. Lei gli rispose: - Ma per prima ti scopi la Giovanna in culo, almeno un paio di volte, poi lei ti fa un pompino con ingoio e dopo tu potrai scopare me in figa! D'accordo? - Paolo assenti` ridendo: - Va bene, capo! - Grazie a mia moglie da quel giorno Paolo mi scopa in culo due volte alla settimana e me ne fa sempre almeno due, ma a volte anche tre! Mia moglie continua adargli al figa nei pomeriggi, dopo il lavoro. La settimana si era riempita! Giorgio, Michele e Paolo, ormai addio al nostro sabato sera solo per noi! Aldo era sempre puntuale , alle sei del mattino suonava alla nostra porta, svegliava mia moglie con un cazzo in culo e poi ci faceva entrambe!
Gli anni passano e gli anni passarono. Paolo dopo poco piu` di un anno dovette tornare a Tarvisio, Aldo si era licenziato due anni dopo ed era andato a lavorare a Verona. Michele si era sposato.
Ma questa e` un'altra storia e la storia continua!
Alla prossima, ciao!

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